Percorso di coaching

Cosa è un percorso di coaching

Un percorso di coaching è un processo di sviluppo personale o professionale che implica la collaborazione tra un coach e un coachee (cliente) al fine di raggiungere obiettivi specifici.

Il coaching si concentra sul presente e sul futuro, e si basa sull’idea che il coachee abbia già le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi desiderati. Il ruolo del coach è quello di aiutare il coachee a scoprire e usare queste risorse, utilizzando tecniche e strumenti di coaching

Il tuo coach è come il tuo copilota in una gara di rally...ti affianca, stabilisce con te il percorso e ti segue passo passo fino al raggiungimento del tuo obiettivo!

Va a meglio definire i propri obiettivi e a raggiungerli, a far acquisire maggior consapevolezza di sé, aiuta a vivere le relazioni in modo equilibrato e armonico e sostiene nei momenti in cui ci si sente persi e soffocati in rapporti tossici e difficoltà relazionali.


In cosa consiste un percorso di coaching

Il percorso di coaching inizia di solito con una o più sessioni preliminari, durante le quali il coach e il coachee si conoscono meglio, stabiliscono gli obiettivi da raggiungere e definiscono i parametri del percorso di coaching, come il numero di sessioni, la durata, il metodo di lavoro, le modalità di valutazione del progresso.

Percorso base

La pratica di mindfulness è uscita da tempo dal mondo sanitario per trovare applicazione anche nelle scuole con gli studenti, nelle carceri con i detenuti, nello sport e nelle imprese.

Questa pratica di meditazione per il benessere e per la riduzione dello stress è fortemente raccomandata nel Piano d'azione per la salute mentale 2013-2020 dell’OMS e nel documento di policy Salute 2020 poi recepiti dal Piano Nazionale e Regionale Nasce con l’obiettivo di diffondere la cultura della consapevolezza, fornendo i concetti educativi e le competenze necessarie, per arricchire la vita personale e professionale di coloro che desiderano realizzare il proprio potenziale ed eccellere in maniera etica nel mondo.

Il Corso di Mindfulness può essere integrato ai tradizionali percorsi terapeutici.

Attraverso un lavoro educativo ed esperienziale, si vivono in prima persona tutti i benefici derivanti dalla pratica della mindfulness, sia nella pratica quotidiana che come eventuale percorso terapeutico.

Perché la Mindfulness?

•         La mindfulness rappresenta uno strumento potente che consente di riprendere in mano le redini della propria esistenza, liberandola dall’ansia, dallo stress e dagli schemi di comportamento nocivi che ostacolano il benessere fisico e mentale, la felicità o lo sviluppo del proprio potenziale

•         Permette di sviluppare un nuovo modo di vivere le cose, riducendo lo stress e aumentando la nostra capacità di vivere pienamente la nostra esistenza

•         Consente di essere più felici nelle relazioni personali e professionali, permette di vivere finalmente una vita piena, consente di distinguere ciò che davvero è importante da ciò che non lo è, focalizzandosi su ciò che conta

A chi si rivolge questa formazione?

•         A coloro che desiderano apprendere le pratiche della mindfulness per se stessi, per aumentare il proprio benessere psicofisico, per migliorare la propria vita o quella degli altri

•         Ai professionisti del benessere, dell’accompagnamento, socio-sanitari, della medicina complementare, dell’educazione, della crescita personale, formatori, coach, terapeuti e consulenti che desiderano integrare contributi di mindfulness nella loro pratica lavorativa, nel percorso verso il benessere dei propri clienti o delle persone di cui si prendono cura

•         A coloro che cercano un potente strumento di crescita personale ed una formazione che migliora la qualità delle proprie prestazioni professionali.

•         A coloro che vogliono acquisire o migliorare le competenze professionali fondamentali nei rapporti con le persone come la capacità di ascolto consapevole, elevati livelli di attenzione, di non giudizio, di gestione dell’equilibrio emozionale e delle situazioni complesse, di riconoscimento e contenimento delle reazioni di stress

Scopo della formazione

Acquisire le competenze richieste per praticare la mindfulness a livello personale, attraverso un lavoro educativo ed esperienziale o imparare a costruire progressivamente un’esistenza mindful, libera dall’ansia, dallo stress, dall’insicurezza e dalla paura.

Programma in sintesi

Il corso prevede un programma di 6 settimane più 4 di esplorazione mindfulness, con contenuti, esercizi e strumenti pratici di qualità (incontri di due ore circa) o acquisire una conoscenza approfondita dei modelli abituali di pensiero, delle emozioni e dei comportamenti che impediscono a molte persone di raggiungere il loro pieno potenziale umano e il benessere mentale e fisico.

Il percorso di formazione comprende tutti gli aspetti fondamentali della mindfulness, attraverso moduli settimanali sul funzionamento della mente e del corpo, tecniche di esplorazione, momenti di riflessione, esercizi per portare la mindfulness nella tua vita quotidiana e l’iniziazione progressiva alla pratica della meditazione formale.

Parallelamente è possibile richiedere un percorso individuale, in cui vengono inoltre analizzate le modalità di applicazione della mindfulness e le pratiche specifiche per le principali problematiche che affliggono le persone, in particolare per il trattamento delle dipendenze e dei disturbi alimentari.

Fasi principali del percorso

o   Nozioni base di mindfulness ed evoluzione

o   Comprendere e cambiare la mente con la mindfulness

o   Campi di applicazione e benefici

o   Connessione mente-corpo

o   Stress e rapporto con la scienza

o   Mindfulness del respiro e gestione delle trappole al cambiamento

o   Mindfulness del corpo e applicazioni pratiche nella gestione del dolore

o   Mindfulness del cibo e applicazioni pratiche nella gestione e controllo del peso

o   Mindfulness delle emozioni e dei pensieri e applicazioni pratiche per l’autostima

o   Mindfulness per il dolore emotivo e applicazioni pratiche nella gestione dell’ansia, dello stress e della paura

o   Ulteriori elementi di mindfulness applicata: terapia, benessere, insonnia

o   In aggiunta al corso base possono essere richieste sedute di meditazione private base e meditazione a fini terapeutici.

Corsi per aziende

Negli ultimi anni le aziende più sensibili e attente al rapporto tra successo aziendale e benessere dei dipendenti, si sono date da fare per introdurre, tra le risorse offerte ai propri impiegati, anche degli interventi rivolti a migliorare la qualità del benessere aziendale attraverso dei programmi MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction ovvero il Metodo per la riduzione dello stress basato sulla consapevolezza) di natura più esperienziale rispetto agli usuali corsi di formazione che, se fornivano al personale strumenti nuovi per gestire le proprie mansioni, tuttavia non suggerivano nuovi modi per prendersi cura di sé all'interno della dimensione lavorativa affrontando i temi dell'emotività, della motivazione, della creatività, della presenza mentale indissolubilmente legati alla produttività.

La Mindfulness istruisce le persone ad essere costantemente consapevoli, in modo intenzionale, della realtà che vivono momento per momento attraverso un' attitudine non giudicante e accogliente nei confronti di quest'esperienza.

Questo atteggiamento mentale nei confronti del mondo interno ed esterno, ci permette di renderci conto di quali siano le nostre aspettative, motivazioni, paure, perplessità, risorse, limiti e punti di forza davanti alle difficoltà che incontriamo, tanto nella vita quanto nel lavoro.

La Mindfulness, grazie alla sua capacità di integrare mente e corpo e agli strumenti che ci mette a disposizione per comprendere meglio le sensazioni, le emozioni e i pensieri che guidano le nostre azioni, diventa allora un modo per prendersi cura di sé in ogni aspetto della propria vita ed è in grado di cambiare il nostro modo di rapportarci al lavoro, in favore dell'ottimizzazione e il potenziamento delle risorse personali e aziendali, di un risveglio della creatività, della motivazione, della concentrazione e quindi della performance.

Inoltre, aspetto molto importante, ci consente di assumere una visione più chiara in merito al significato del nostro lavoro, il valore che ha nella nostra vita, le nostre o le altrui aspettative sulla professione e quindi liberarci da automatismi che spesso svuotano di senso tutto ciò che portiamo avanti in modo meccanico e scontato.

Allo stesso tempo questa riflessione può favorire un'apertura recettiva verso nuove idee, progetti e iniziative che ci rappresentino in modo più autentico e creativo.

Come si svolge il corso

Essendo un corso di gruppo, il numero dei partecipanti può variare da un minimo di 6 ad un massimo di 14.

Prima dell'inizio del corso, il conduttore incontra singolarmente ogni iscritto al fine di fornire delucidazioni in merito agli incontri e comprendere le motivazioni e le esigenze di ogni partecipante.

Il corso prevede 6 incontri della durata di 2 ore ciascuno che si svolgono con cadenza settimanale.

Gli obiettivi del corso prevedono:

-         favorire maggior lucidità, concentrazione e presenza mentale nello svolgimento del proprio lavoro e migliori prestazioni mnemoniche e attentive;

-         attivare una maggior consapevolezza delle dinamiche implicate nei rapporti interpersonali nel luogo di lavoro e quindi adozione di strategie di risoluzione dei conflitti nuove e più adeguate che, di conseguenza, promuovono coesione e condivisione;

-         promuovere il risveglio della creatività dovuto all'assunzione di un atteggiamento più aperto, recettivo e consapevole delle nostre esigenze e di quelle dell'ambiente esterno;

-         il consolidamento dell'intelligenza emotiva e sociale;

-         affinare la capacità di stare nel momento presente liberando la mente dal suo incessante vagare o commentare, con evidenti benefici per la prestazione, per la soddisfazione sul lavoro e per la decisionalità;

-         favorire un atteggiamento personale e aziendale che stimoli l'emergere delle potenzialità di ognuno e il lavoro sinergico;

-         ridurre gli stati d'ansia e conflitto dovuti al lavoro, causati spesso dal rimuginìo e dell'accumulo di tensioni che influiscono negativamente sulla concentrazione e sull'efficienza;

-         migliorare la capacità di autoregolazione corporea ed emotiva grazie all'acquisita abilità di prestare attenzione e consapevolezza alle sensazioni, emozioni e pensieri che emergono di volta in volta quando incontriamo determinati stimoli o sfide ambientali;

-         nutrire una maggior fiducia nelle nostre risorse e potenzialità;

-         riconoscere come comunicano mente e corpo di fronte agli eventi stressanti al fine di produrre risposte comportamentali più idonee e in linea con il nostro benessere;

-         recuperare il senso di connessione e integrazione con la nostra realtà sia interna che esterna;

-         avviare un processo di crescita personale attraverso il quale apprendere sempre meglio a prenderci cura di noi grazie al riconoscimento delle nostre reali esigenze, potenzialità e possibilità;

-         imparare a preservare un sano e personale equilibrio psico-fisico attraverso le pratiche di consapevolezza.

Date e orari

Le date e gli orari dei corsi vengono concordati insieme all'azienda

Mindful Eating

Si stima che il 50-60% della popolazione manifesti un qualche comportamento alimentare disfunzionale, rientrando nella categoria di quella che comunemente viene definita “fame nervosa” o “fame emotiva” e che a quattro anni e mezzo dalla conclusione di una dieta, mediamente, le persone mantengono una perdita di soli 3 kg, ovvero il 3,2% della riduzione del peso iniziale.

La percentuale di persone che hanno mantenuto la perdita di peso, varia da meno del 3%, se consideriamo il mantenimento del 100% della perdita di peso, al 28%, se consideriamo un mantenimento di meno del 10% della perdita del peso iniziale, dopo 4 anni (Priya Sumithran P., Proietto J., 2013).

Chi soffre di fame nervosa soffre di dis-regolazione emotiva: non riconosce le emozioni, le confonde con la fame e, di conseguenza, mangia in maniera smodata, non tollerando le emozioni negative. Un’altra caratteristica di questa popolazione è la presenza di credenze rigide (i cosiddetti pensieri “tutto o nulla”), accompagnata da ruminazione o soppressione del pensiero (“Non devo pensare al cioccolato”). Di conseguenza, si osserva un tipico circolo vizioso, caratterizzato da restrizione cognitiva e comportamentale rispetto al cibo con conseguente sovra-alimentazione e nuova restrizione (quello che altrove abbiamo chiamato “L’effetto paradosso della restrizione alimentare”).

 La Mindful Eating insegna ai pazienti:

• a osservare i pensieri come eventi mentali;

• la distinzione tra gli aspetti psicologici dell’esperienza emotiva e gli stimoli della fame e della sazietà;

• l’accettazione delle emozioni come parte dell’esperienza umana, con minore reattività ad esse;

• la consapevolezza degli stati interni, incrementando il monitoraggio meta-cognitivo;

• nuove modalità funzionali di interazione col cibo.

Studi sul protocollo Mindful Based-Eating Awereness Training dimostrano che, se utilizzato con costanza e con un apprendimento corretto delle tecniche di base, anche 4 mesi successivamente al termine del protocollo, il 95% degli individui affetti da Binge non soddisfa più i criteri del disturbo alimentare (Kristeller et al., 2012)

Sbocchi Professionali

Il corsista che apprende a praticare la Mindful Eating può riproporre il protocollo in setting individuale, di gruppo ed anche con pazienti online.

La Mindful Eating costituirà lo strumento più efficace di psicoeducazione alimentare e riabilitazione del comportamento alimentare per pazienti aventi comportamenti disfunzionali, come nel caso di persone con alimentazione selettiva, fame emotiva, sovra-alimentazione o scarsa consapevolezza alimentare.

La versatilità del protocollo, che si adatta bene anche ad un setting meno formale di quello dello studio professionale. Perfettamente complementare con corsi di yoga o altre attività orientate al benessere della persona.

La mindfulness può essere considerata a supporto di nutrizionisti e palestre consente all’operatore di creare modalità di fruizione della pratica poco rigide e molto efficaci.

Mindfulness per il trattamento delle dipendenze

A fianco dei tradizionali interventi con farmaci e psicoterapia, negli ultimi anni è aumentato esponenzialmente il numero di studi sperimentali sul possibile utilizzo per il trattamento delle dipendenze di pratiche contemplative, finalizzate ad allenare l’attenzione e le capacità di regolazione cognitiva e volontaria dei processi mentali.

Tra queste pratiche la più usata è senza dubbio la Mindfulness.

E’ accertato infatti il rapporto tra Mindfulness, regolazione delle emozioni e dipendenze, oppure della Mindfulness come tecnica per potenziare il controllo sui comportamenti automatici e compulsivi e ancora della Mindfulness come pratica capace di ristrutturare l’elaborazione delle risposte al piacere e alla ricompensa[1].

I training Mindfulness aumentano la consapevolezza metacognitiva di processi automatici associati al craving e all’utilizzo della sostanza, e migliorano l’attenzione agli stimoli che innescano i comportamenti di ricerca e uso delle sostanze.

Allo stesso modo, i training Mindfulness potenziano la capacità di intercettare i desideri della sostanza, il craving, prima che diventi intrusivo e difficilmente gestibile. In questo modo le pratiche Mindfulness potrebbero consentire l’interruzione del ciclo di meccanismi cognitivi, affettivi e psicofisiologici alla base delle dipendenze attraverso l’utilizzo di strategie apprese di fronteggiamento positivo.

Il training alla Mindfulness potrebbe anche facilitare il disimpegno attentivo dagli stimoli collegati alla sostanza, e diminuire così i pregiudizi attenzionali rivolti agli stimoli stessi.

Inoltre, è possibile che la consapevolezza metacognitiva dell’esperienza del momento presente possa accrescere la non reattività a pensieri indesiderati e alla brama legata all’utilizzo delle sostanze psicoattive. L’orientamento non reattivo di fronte ai pensieri indesiderati e al craving attenua lo stress percepito e abbassa il consumo delle limitate risorse cognitive destinate all’autocontrollo. In questo modo viene diminuito il tipico effetto di rimbalzo post-soppressione, che nel tempo amplifica il craving e riduce i controlli inibitori, riducendo così il rischio di ricaduta.

Inoltre, le tecniche mindfulness (come ad esempio, la respirazione consapevole, e gli esercizi di body scan) potrebbero aiutare gli individui a desensibilizzarsi dalle esperienze che provocano forte stress e che scatenano l’abuso di sostanze, ri-orientando la loro attenzione alla sensazione del respiro o ad altri stimoli che promuovono la salute, oltre che migliorare la gestione dello stress.

Le evidenze neurobiologiche suggeriscono che la pratica Mindfulness modifichi le funzioni cognitive e le strutture cerebrali associate alla ruminazione e alla reattività ai segnali correlati alle sostanze, riducendo drasticamente il rischio di craving e di ricaduta.

I diversi protocolli Mindfulness usati nelle sperimentazioni in clinica delle dipendenze

I trattamenti legati all’abuso di sostanze psicoattive che utilizzano la Mindfulness si basano su diversi tipi di meditazione formale.

Nello specifico, i protocolli possono differenziarsi in:

-         meditazione Vipassana;

-         Mindfulness-Based Stress Reduction;

-         Mindfulness-Based Relapse Prevention;

-         Mindfulness-Oriented Recovery Enhancement;

-         training Mindfulness specifici per aiutare gli individui a smettere di fumare.

Gli effetti, oltre a quelli sopra elencati, sono riconducibili anche a un aumento del funzionamento affettivo e comportamentale dei pazienti e a uno stato generale di benessere psicosociale.

I dati sull’efficacia della mindfulness nel trattamento delle dipendenze

Nel gennaio 2017, è stata pubblicata la meta-analisi più recente sull’efficacia della Mindfulness nel trattamento delle dipendenze.

Il lavoro ha preso in esame 42 lavori, caratterizzati da differenti disegni sperimentali, diverse modalità di trattamento, e campioni diversi di popolazione. In generale questa rassegna ha rilevato effetti più o meno consistenti e promettenti della Mindfulness nella riduzione l’uso di sostanze, del craving e dello stress generato talora da alcuni trattamenti.

La maggior parte degli studi presi in esame dalla meta-analisi ha evidenziato l’efficacia del trattamento legato all’utilizzo dei vari protocolli Mindfulness nel ridurre non solo l’utilizzo di sostanze psicoattive, ma anche i trattamenti medici e psicologici, e i problemi legali. Inoltre, si è riscontrato un prolungamento del periodo d’astinenza post-trattamento, che poteva variare dalle 2 settimane ai 12 mesi dalla cessazione del training.

In aggiunta, la meta-analisi conferma, come descritto sopra nella discussione generale, che i trattamenti Mindfulness possono alterare i meccanismi di rischio che sottendono un comportamento dipendente, e la stessa ricaduta. Ciò accadrebbe attraverso la consapevolezza metacognitiva dell’esperienza del desiderio e della presenza mentale rispetto agli stimoli, insegnando alle persone a disimpegnare la loro attenzione verso quelli correlati alle sostanze che potrebbero innescare il desiderio del consumo, ri-orientando invece l’attenzione e la sensibilità verso quegli stimoli che promuovono la salute.

Inoltre, studi di neuroimmagine suggeriscono che il training breve alla Mindfulness incrementi le funzioni cerebrali associate alla capacità di autocontrollo nei tabagisti; e, rispetto ad altri trattamenti, migliori il recupero fisiologico dallo stress dell’esposizione a stimoli correlati all’utilizzo di sostanze.



[1] In letteratura scientifica sono già apparse diverse rassegne e analisi di questi studi, che sembrano fornire promettenti indicazioni sul suo potenziale terapeutico, come l’ultima recentissima meta-analisi fatta da Wen Li e collaboratori.

 



Laboratori esperienziali brevi per gruppi o aziende

Per i curiosi, per le aziende che vogliono fare una formazione breve, per chi ha bisogno di un momento per sé per ricentrarsi e distaccarsi dalla quotidianità, per chi vuole capire se l’approccio mindfulness fa al caso proprio c’è la possibilità di partecipare a laboratori singoli di 2/4/6 ore in base al tipo di richiesta e di attività.